Concorso Pianistico Nazionale "J. S. Bach"
Ippazio
Ponzetta, talento
precocissimo, dopo essersi diplomato a soli 20 anni col massimo dei voti, si
perfeziona dapprima con Aldo Ciccolini e, successivamente, con Marcella Crudeli
presso l’Accademia “A. Cortòt” di Parigi. Vincitore di circa cinquanta concorsi
nazionali ed internazionali si impone all’attenzione della critica grazie al
significativo Premio per la Tecnica assegnatogli dal Movimento Cavalieri per
l’Europa al Concorso “Vidusso” di Milano. La sua attività concertistica è molto
intensa: oltre 400 concerti tenuti in tutta Italia, Germania, Svizzera,
Turchia, Romania, Spagna,
ecc...sia come solista che con orchestre, quali la Filarmonica di Bacau, la
Devlet Senfony Orchestra di Istanbul, la Sinfonica “Tchaikovsky” di Udmurtia,
la Fondazione ICO di Lecce e altre; prossimi ed imminenti impegni lo vedranno
esibirsi in Romania, Turchia, Texas, Russia e presso la Carnegy Hall di New
York. Apprezzato anche come insegnante, annovera tra i suoi numerosi allievi
alcuni tra i vincitori dei più prestigiosi premi pianistici internazionali. Il
suo repertorio è molto vasto e spazia dal barocco sino al tardo romanticismo,
prediligendo soprattutto autori poco frequentati della letteratura russa. Il
suo pianismo si distingue per una efficiente risoluzione tecnica associata ad
una grande versatilità musicale ed interpretativa e, ad oggi, risulta l’unico
interprete al mondo del mastodontico Concerto n. 1 Op. 4 per pianoforte ed
orchestra di S. M. Lyapunov. Tiene regolarmente Corsi e Master Classes in
Italia e all'estero (Accademia Pianistica Internazionale di Zagabria - Croazia)
Non mancano, inoltre, continue e costanti collaborazioni con prestigiosi
musicisti, quali Sergio Perticaroli, Marcello Abbado, Franco Scala, Marcella
Crudeli, Leonid Margarius e altri. Attualmente insegna presso l'Accademia Pianistica
Internazionale "Mendelssohn" di Taurisano (Le) della quale è anche
Direttore. Attivo anche come operatore culturale, molto spesso è presente nella
giuria di numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Di lui hanno detto:
“…impressiona per la chiarezza con la quale supera ogni asperità pianistica
senza mai perdere il filo del tessuto musicale…” (Vincenzo Balzani), “…dopo un
suo concerto una sola parola: indimenticabile!” (Marcello Abbado), “…ha una
tecnica sorprendente ed un suono bellissimo… mi ricorda Magaloff…” (Franco
Scala), “…pianista fantastico, ha delle mani straordinarie… certamente, è uno
dei pianisti più dotati della sua generazione…” (Aldo Ciccolini).